Il mondo del vino italiano da cinque anni celebra l’8 marzo attraverso un appuntamento ormai diventato rituale, la festa nazionale delle Donne del Vino.
Novecento professioniste rappresentanti dell’associazione presieduta da Donatella Cinelli Colombini che si conferma la più grande al mondo per organizzazione e numero di iscritte, rilanceranno da domani e per una settimana i temi della sostenibilità, del risparmio energetico, della razionalizzazione nell’uso delle risorse attraverso messaggi, slogan, immagini che viaggeranno sul filo dei social.
Un’edizione rigorosamente virtuale a causa della pandemia ma che troverà spazio dall’8 al 16 marzo grazie alla rete: si aspettano testimonianze delle iscritte di tutta Italia ma anche dalle colleghe di tutto il mondo con le quali l’associazione intesse da anni forti relazioni.
L’edizione 2021 pone al centro l’immagine della vite a rappresentare da un lato la volontà di rinascita, dall’altro il rispetto per l’ambiente e la sua fragilità.
Ma il pensiero dell’Associazione è rivolto anche a tutte quelle donne che vivono in condizioni di forte disagio, aggravate anche dalla pandemia. I dati Istat di dicembre 2020 rivelano infatti di 101mila posti di lavoro persi, 99mila erano donne. A loro è dedicato il progetto #tunonseisola con un nuovo spazio virtuale di ascolto.
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