Dall’ America’s Cup al mondiale di Formula1: Ferrari Trento icona del Made in Italy

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Era il 1982 quando Pablito Rossi, in uno stadio Santiago Bernabeu gremito, alzava al cielo la Coppa del Mondo conquistata dalla Nazionale di calcio italiana ai Mondiali di Spagna. Un momento carico di emozione ed orgoglio, scolpito nella memoria di tifosi e non, una fotografia della storia del nostro paese che porta con sé anche un altro passaggio importante: il brindisi in campo con una bottiglia di Giulio Ferrari a sancire il trionfo dell’italianità. 

Da quel lontano successo la storica Ferrari Trento, maison di bollicine fondata nel 1902, ha abbracciato e condiviso tante sfide del mondo dello sport, dal calcio, allo sci, alla vela, e siglato tante vittorie memorabili grazie alla tenacia e alla determinazione dei successori del fondatore che ne hanno saputo interpretare lo spirito pioneristico.

Dal sogno di Giulio Ferrari di inizio novecento di creare in Trentino un vino capace di confrontarsi con i migliori Champagne francesi, alla passione e al talento di Bruno Lunelli che ne acquisì l’attività negli anni cinquanta facendola crescere e passando il testimone ai figli Franco, Gino e Mauro che resero l’azienda leader in Italia negli anni ottanta.

Oggi, la terza generazione con al timone Marcello, Matteo, Camilla e Alessandro Lunelli prosegue nell’interpretare la missione del brand di ambasciatore nel mondo del lifestyle italiano fatto di creatività e passione.

Come sparkling partner del team Luna Rossa Prada Pirelli, abbiamo visto l’azienda trentina poche settimane fa al fianco della squadra italiana in tutte le avvincenti tappe del percorso verso l’America’s Cup, e ci prepariamo tra pochi giorni ad un altro grande momento che prenderà corpo in occasione del prossimo Gran Premio di Formula 1 di Imola: per la prima volta nella storia del Circus, sul podio si brinderà con le bollicine italiane Trento Doc Ferrari e non con lo champagne francese. Superati i giganti Moët & Chandon, Mumm e Carbon, la maison di Trento sarà protagonista della scena per ben tre anni. Diventare lo spumante ufficiale significherà essere presenti in tutti gli eventi del circuito a livello internazionale. Il campionato mondiale ha 500 milioni di spettatori nel mondo, una platea davvero ampia che avrà modo di scoprire il brand simbolo del Made in Italy. 

Il grande colpo arriva in scia ad una serie di riconoscimenti ottenuti sul finale del 2020: Eric Asimov, critico enogastronomico di fama internazionale, dalle colonne del New York Times ha avuto parole di elogio per la qualità del Brut di Cantine Ferrari, etichetta identitaria che ha fatto la storia del metodo classico, sottolineandone la delicatezza e finezza del perlage e l’ottimo rapporto qualità prezzo rispetto ai prodotti dei cugini d’oltralpe. L’etichetta più iconica della cantina è stata poi premiata come Best Italian Sparkling Wine, in occasione della competizione più importante del settore “The Champagne & Sparkling Wine World Championships” presieduta da Tom Stevenson, esperto ed opinion leader mondiale in materia di bollicine. Un uno due rispetto ai francesi che ha visto nel sorpasso in Formula 1 e nel primato delle esportazioni nel 2020 del nostro paese il colpo definitivo. 

Questo risultato arriva in un momento molto difficile per il mondo sparkle: la pandemia ha ridotto sensibilmente le occasioni di incontro, limitato la convivialità e le bollicine che ne sono l’espressione più piena ne hanno ovviamente sofferto. Ma i Lunelli hanno saputo guardare oltre proiettandosi in un futuro in cui le opportunità da cogliere per il nostro paese possono essere davvero tante. 

Il mondo della Formula 1 è un luogo di eccellenza in cui si possono creare relazioni su molti piani e la partnership definita con Ferrari Trento non si limita ai momenti della premiazione ma si estende anche alle Hospitality VIP del Paddock Club una volta che saranno riaperte. Questo significa che tutti coloro che frequentano il circuito della Formula 1 avranno la possibilità di bere il vino della casa vinicola trentina con i piatti preparati coinvolgendo i migliori ristoratori italiani. L’azienda vuole sfruttare questa opportunità costruendo ad ampio raggio tante attività collaterali grazie al supporto di partner in giro per il mondo. Insomma un progetto in cui a beneficiare di questa grande vetrina internazionale non sarà solo Ferrari Trento ma il Made in Italy in senso più ampio, una spinta importante per tutte le aziende del nostro paese che scaldano i motori in vista della tanto attesa ripartenza.

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