Sator: tra simbolismo e terroir

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Un viticoltore può farsi interprete del proprio territorio lasciando che sia il frutto del suo lavoro ad essere il solo protagonista di una narrazione.

Oppure può scegliere un’altra strada forse più complessa ma anche più autentica: lasciare che la storia, le tradizioni e i misteri della propria terra, il genius loci, si fondano con il racconto della sua filosofia così che la genesi di un vino possa diventare tassello di un mosaico più ampio.

Seguendo questo secondo percorso Vincenzo Cianfagna ha trovato in un simbolo del suo Molise la sintesi perfetta per dare un volto alla sua azienda, realtà vitivinicola di Acquaviva Collecroce, piccolo paese dell’entroterra a circa 30 km dal mare e 70km dal capoluogo Campobasso.

Quando ho scoperto l’etichetta della sua Tintilia ne sono rimasta ipnotizzata, complice non solo la passione che ho per questo meraviglioso autoctono ma anche la vista del Quadrato di SATOR che vi campeggia in primo piano.  

Archeologici, filologi paleografi ed esoteristi lo studiano da secoli per darne una interpretazione e svelarne il mistero.

Christopher Nolan, uno dei registi con maggiori incassi nella storia del cinema, nel 2020 ci ha costruito intorno il suo ultimo capolavoro, Tenet. 

Perché questo simbolo formato da 25 lettere che compongono 5 parole in lingua latina, di cui ne è conservato un esemplare inciso su pietra nella chiesa di Santa Maria Ester edificata nel ‘500 dai Cavalieri dell’Ordine di Malta proprio ad Acquaviva Collecroce, è il palindromo più enigmatico della storia.

ROTAS OPERA TENET AREPO SATOR

Provate a leggere il quadrato in orizzontale (dalla prima alla quinta riga) o in verticale (dalla prima alla quinta colonna), o in orizzontale dalla quinta riga alla prima (da destra verso sinistra) o in verticale (dal basso in alto) dalla quinta alla prima colonna.

Vi ci perderete.

Ancor più a pensare che il fulcro della frase palindroma, la parola TENET, è palindroma a sua volta.

Eppure è molto probabile che questo simbolo disseminato per tutta la penisola in punti strategici fosse un segnale proprio per non perdersi, un punto di riferimento per i Cavalieri Templari in viaggio attraverso l’Italia per mantenere una rotta sicura verso altri Paesi del Mediterraneo come Francia, Spagna e Inghilterra dove repliche del palindromo sono state ritrovate.

Una storia ricca di suggestioni specie se si pensa che l’esemplare più antico e celebre è quello rinvenuto nel 1936 durante gli scavi della Palestra Grande a Pompei.

Una probabile traduzione della misteriosa frase? Difficile orientarsi nel mare magnum di possibilità che sono state via via proposte dagli studiosi. Volendo attenersi ad una versione letterale si potrebbe dire:

Il seminatore (Sator) decide (Tenet)i suoi lavori quotidiani (Opera) ma il tribunale supremo (Arepo) decide (Tenet) il suo destino (Rotas)”

Vincenzo Cianfagna che ha scelto questo simbolo per raccontare i suoi vini e la sua azienda ne dà una propria interpretazione rafforzando il legame tra il vissuto quotidiano della sua realtà di viticoltore e il simbolismo delle sue terre:

“Noi gente semplice che amiamo e onoriamo la nostra terra dedicandoci al duro lavoro dei campi, giorno dopo giorno, con grande cura e fatica, possiamo fare tanto ma non possiamo decidere l’esito e la buona riuscita del nostro raccolto perché è qualcuno più grande di noi che decide il tempo, il susseguirsi delle stagioni e quindi il nostro destino”

Un affidarsi al fato? Più che al destino probabilmente un voler legare il frutto del proprio lavoro alla storia dei luoghi e alle sue suggestioni e il voler trasferire nel racconto di un concentrato di magia quale può essere un vino un po’ di quel mistero che aleggia nelle terre in cui è nato e dove la sua famiglia dal 1860 si dedica alla coltivazione della vite.

Risposte

  1. Avatar wwayne

    A proposito di vini, ho elencato i miei preferiti in questo mio post: https://wwayne.wordpress.com/2015/12/27/indovina-chi-viene-a-cena/. Ho dei buoni gusti o me ne suggeriresti degli altri?

    1. Avatar Angela Petroccione

      La scelta del vino è sicuramente è legata agli abbinamenti rispetto al cibo ma sicuramente quello che conta è il gusto personale che va assolutamente assecondato!

      1. Avatar wwayne

        Sono totalmente d’accordo. Colgo l’occasione per dirti che mi sono appena iscritto al tuo blog. Grazie per la risposta! 🙂

        1. Avatar Angela Petroccione

          Grazie ne sono contenta

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